Le Regole sul ricevimento e cosa si potrà fare.
Tra i settori più colpiti dalla crisi dettata dal Covid non possiamo dimenticare quello dei matrimoni, che ha subito bruschi cali di fatturato, cambiamenti e adeguamenti notevoli per le aspiranti spose non solo emotivamente destabilizzate ma costrette a rinviare le nozze.
Dati statistici evidenziano la cancellazione dell’85% delle 186 mila feste di matrimonio, ma secondo le ultime disposizioni il settore matrimoni dovrebbe ripartire già da giugno e precisamente dal 15, ma per partecipare alla festa servirà il “green pass“, vale a dire il certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, come per gli spostamenti, e potranno essere svolte sia al chiuso che all’ aperto
Di seguito il protocollo sul green pass e le linee guida sullo svolgimento del ricevimento
l protocollo, ovviamente, parte dal rispetto delle misure di carattere generale adottate per lo svolgimento dei riti (religiosi e civili), aggiungendo indicazioni integrative che vanno dal no self service, ma si al buffet, alla distanza raddoppiata tra i tavoli, alle mascherine per tutti fino all’introduzione del Covid manager.
VEDIAMO COSA SI POTRA’ FARE E COSA NON SARA’ POSSIBILE
COVID MANAGER
Chi ospita l’evento deve controllare che i protocolli siano rispettati e in particolare che siano evitati assembramenti. Ci deve essere un referente ogni 50 ospiti.
INVITATI E TRACCIAMENTO
Prima di partecipare ai festeggiamenti gli ospiti devono compilare una dichiarazione di presa visione del protocollo anti-contagio della struttura, confermando il mancato contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti e l’assenza di sintomi. All’ingresso devono misurare la temperatura. Gli oggetti personali lasciati in guardaroba devono essere in sacchetti dedicati. Chi organizza il matrimonio deve tenere traccia degli invitati per 14 giorni.
SPAZI
Gli spazi per la cerimonia devono essere tali da evitare assembramenti con almeno un metro di spazio tra gli invitati. Lo stesso vale per i tavoli: un metro di distanza fra i commensali ad esclusione dei conviventi. Fra i tavoli devono esserci due metri o due metri e mezzo di distanza.
Se la festa non si può fare all’aperto, bisogna sempre garantire il ricambio d’aria con porte e finestre aperte e non deve essere possibile il ricircolo d’aria per gli impianti di condizionamento.
MASCHERINA
La devono indossare tutti, sposi compresi, al chiuso, tranne nel momento in cui si è seduti al tavolo. All’esterno è obbligatoria se non è possibile mantenere la distanza di almeno un metro. Il personale del locale deve utilizzare la mascherina e deve procedere a una frequente igiene delle mani.
BUFFET E MENU
Il buffet è possibile, ma senza il self service. Gli ospiti non possono toccare quanto esposto. Possono farlo solo se sono prodotti monodose. In fila bisogna mantenere la distanza di un metro. È consigliata l’adozione di menu unico al tableau marriage e/o menù individuali ad uso esclusivo dell’ospite.
MUSICA
Gruppi musicali possono suonare secondo le regole del settore musica, quindi con distanziamento. Un metro fra loro, tre metri dal pubblico. Difficile però che si possa ballare visto che «devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro».
FOTO
Mascherina obbligatoria per i fotografi se si avvicinano a un metro dagli invitati.
BOMBONIERE
Gli sposi dovranno consegnarle direttamente agli invitati dopo essersi igienizzati le mani.
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